giovedì 8 gennaio 2015

Fare fronte contro il terrorismo islamico-mondialista!

 
 
Condanniamo in maniera assoluta, dura ed inequivocabile il vile attentato terroristico di Parigi ma, in attesa di avere tutti gli elementi necessari per una analisi più approfondita della vicenda, ci togliamo subito qualche sassolino:
 
1) L'attentato terroristico di Parigi ha colpito un giornale satirico di sinistra (antipatico, giacobino, provocatorio, blasfemo contro tutte le religioni) che rappresenta la peggiore cultura laicista e relativista, progressista e buonista, di questo povero e decadente occidente cristiano.
 
2) Tranne Marine Le Pen, coloro che oggi condannano l'attentato, il fanatismo ed il terrorismo islamico sono gli stessi che hanno permesso, in nome della utopia democratica ed ugualitaria, che la Francia e l'Europa venissero gradualmente invase da immigrati extra-europei.

3) Il terrorismo non è affatto genericamente islamico ma è specificamente sunnita wahabita e salafita, correnti che si sono sviluppate in Arabia Saudita (alleato USA) e che sono stati sostenute da americani, israeliani ed europei (anche francesi) in funzione anti-Assad in Siria.
4) Non esistono gruppi terroristi sunniti sufi o dell'islam tradizionale (della Giordania e del Marocco) e, nonostante la martellante disinformazione, non esistono gruppi terroristi sciiti (legati a Iran e Libano) operanti fuori dai loro territori di naturale e storica influenza.
Il terrorismo della ristretta minoranza islamica sunnita (wahabita e salafita) è, di fatto ed in maniera assolutamente evidente e comprovata (pensate all'ISIS), alleato strategico degli interessi geopolitici di Israele, USA, Francia e della plutocrazia mondialista. 
 
Gli "illuminati" vertici internazionali di banche e finanza, vogliono destabilizzare le nazioni, eliminare l'autodeterminazione e la sovranità dei popoli, creando caos e terrore, per poi imporre, come alternativa il loro diabolico nuovo ordine mondiale. Dobbiamo, quindi, patrioti ed identitari di tutta Europa, o meglio di tutta Eurasia: fare fronte comune contro il mondialismo, l'immigrazione extra-europea ed il terrorismo islamico!
Di questo ed altro ancora, parleremo, il prossimo GIOVEDI 15 GENNAIO, allo Spazio Ritter di Milano, con l'eurodeputato leghista MARIO BORGHEZIO, Max Bastoni, Marco Battarra, il Prof. Massimo Grecchi, Roberto Jonghi Lavarini, Fausto Montrone e Tullio Trapasso.

COMITATO "EUROPA DEI POPOLI"





 

"MILANO CELTA: le tre fortezze", l'ultimo libro-ricerca di Gianluca Padovan.


 
 
Vi comunico che è appena uscito il libro:

Milano Celta: le tre fortezze.

Unisco la recensione e la prima di copertina.

Cordiali saluti.

Gianluca Padovan

 

Milano Celta: le tre fortezze.

 

Questo libro farà discutere!

E magari anche “storcere il naso” a parecchie persone.

In ogni caso, Milano Celta: le tre fortezze, ha il coraggio e la pazienza di mettere assieme numerosi dati storici, archeologici e architettonici anche “sparsi”, coniugandoli con l’indagine sul campo non solo milanese.

Il risultato è tutto da leggere perché documenta, e in modo inequivocabile, che le radici preromane della metropoli oggi nota con il nome di Milano esistono e si sono mantenute per parecchi secoli dopo la “romanizzazione”. Per certi aspetti sono sempre state sotto gli occhi di tutti e già la prima di copertina, composta utilizzando una foto aerea della Regia Aeronautica Italiana, lo mostra con chiarezza. Si tratta dell’impronta lasciata da un impianto prossimo all’ellisse, con il cardo e il decumano celti ancora perfettamente leggibili.

Ma veniamo al contenuto del libro.

In primo luogo le indagini vanno a smentire l’affermazione di Polibio secondo cui «Tutti i Celti abitavano in villaggi non fortificati e privi di ogni mezzo di vita civile».

Milano, o «Mediolanodunon», era la capitale politica e religiosa dei Celti Insubri, i quali ricevettero pacificamente la grande migrazione di genti appartenenti ad altre popolazioni celte d’oltralpe: Ambarri, Arverni, Aulerci, Biturigi, Carnuti, Edui, Sènoni, guidati da Belloveso. E così la città fortificata e cinta da canali, già più grande di quanto storici e archeologi abbiano ipotizzato, s’ampliò ulteriormente. E le due fortezze celte divennero tre, dando alla città un aspetto assai articolato e ben definito.

In epoca romana la si fortificò, ma cingendo di mura solo il suo nucleo più interno. In ogni caso, a ben vedere, già qualcheduno in passato parlò dell’esistenza di due cinte, una terrapienata esterna e l’altra in muratura interna, ma nel corso del tempo se ne sono ignorate le parole. Almeno fino ad oggi.

Nella sintesi si riesamina il sistema dei canali e dei Navigli interni, identificati come opera insediativa e difensiva celta riutilizzata fino al medioevo, ampliando il discorso con testi e immagini relativi alle fortificazioni, o dùn, di Baggio e Niguarda, Comuni autonomi assorbiti dall’espansione metropolitana.

Ma si parla anche di una delle più grandi miniere d’oro a cielo aperto del mondo, quella coltivata dalle popolazioni celte tra Vercelli, Biella e fino alle terre dei Salassi. Questi popoli furono veri maestri d’idraulica, tant’è che parlando dell’opera d’estrazione Plinio il Vecchio scrisse: «sembra quasi superare le imprese dei Giganti».

Nel lavoro di ricerca si confrontano studi di architettura fortificata, di archeologia, di archeoastronomia condotti in Italia e in Europa, con l’esame di cartografie storiche, moderne, foto aeree, ricostruzioni grafiche e immagini di monumenti. Da ciò emerge come la cosiddetta “croce celtica”, meglio e più correttamente indicabile come “croce celta”, la si ritrovi chiaramente in molte fortificazioni nordiche, ma non solo.

Il lavoro parla anche di altri centri che mantengono particolari impianti sia circolari, sia tendenti all’ellisse, tra cui Aicurzio, Biassono, Desio, Monza e soprattutto Vercelli. I dati sono messi a confronto con le analisi riportate in alcune pubblicazioni da Adriano Gaspani, dell’Osservatorio Astronomico di Brera (Milano), e condotte in Italia, Irlanda, ecc.

Vi sono anche le foto inedite del ritrovamento della «Stele di Komevios», proveniente dalla necropoli di Dormelletto (Novara), e si parla della stele di Vercelli, rinvenuta nel 1960, ma poco nota, con le due iscrizioni, una in lingua celta e l’altra in lingua latina.

Alcuni paragrafi sono dedicati alle fortificazioni campali romane e il motivo è presto detto: si è individuata l’area dove sorgeva un castrum, la quale oggi rimane ai margini del centro storico di Milano.

Come si afferma in chiusura di libro, oggi noi siamo il frutto di quanto costruirono e furono i nostri antenati, non una «semplice esistenza». E dobbiamo essere degni di loro innanzitutto conoscendo la nostra vera Storia, perché «sotto terra e sopra terra c’è la chiave del nostro passato e la risposta al nostro futuro».

Buona lettura.

 

 

Dati del libro:

 

Titolo: Milano Celta: le tre fortezze

Autore: Gianluca Padovan

Editore: Lo Scarabeo Editrice Milano

Formato: 17 x 24

Pagine: 285

Testo: pagine 213

Immagini fuori testo (nell’inserto a colori di pag. 72): n° 105

Prezzo: € 25,00

 

giovedì 18 dicembre 2014

FARE FRONTE !


 
"FARE FRONTE,
contro il mondialismo e l'immigrazione, per l'Europa dei popoli"

GIOVEDI 15 GENNAIO 2015 - ORE 18.30
Spazio Ritter - Via Maiocchi 28 - Milano

Incontro con l'eurodeputato On. MARIO BORGHEZIO

Interverranno: Massimiliano Bastoni, Marco Battarra, Massimo Grecchi, Roberto Jonghi Lavarini ed altri esponenti e rappresentanti della destra radicale, identitaria e nazional-popolare... (questo volantino è solo una prima bozza che sarà presto aggiornata)

mercoledì 17 dicembre 2014

Associazione Culturale Grande Milano




Grande Milano, come il Ducato dei Visconti e degli Sforza (stato dalle Alpi al Mar Ligure), come la nostra Arcidiocesi Ambrosiana (la più estesa della cristianità), come la nuova Città Metropolitana (sede della Esposizione Universale del 2015). Grande Milano, prima celtica e poi romana, leonardesca e manzoniana, imperiale e asburgica (con Maria Teresa), rinascimentale e risorgimentale, nazionale e patriottica (con le V Giornate), interventista e futurista, fascista primigenia e crepuscolare, culla di tutti i movimenti politici innovatori.

Grande Milano, da sempre laboratorio politico innovativo, indiscussa capitale economica e (un tempo) anche morale d’Italia, antico esempio di sobrietà e buona amministrazione, città accogliente ed operosa, autenticamente aperta e solidale. Grande Milano, in tutto il mondo, città della ricerca e della qualità, dell’eccellenza e del buon gusto, dell’arte e del teatro, della moda e del design. Grande Milano della Madunina, della sana borghesia produttiva, della tradizione meneghina, del risotto giallo e del panettone, delle grandi rivali Inter e Milan.

Questa è la nostra città che vogliamo vivere, sostenere e migliorare, rendendola più pulita e sicura, moderna ed efficiente, difendendone le tradizioni e l'identità, il genuino spirito imprenditoriale, il benessere, la vocazione europea ed internazionale. Questo sito internet è un “laboratorio civico” al servizio della nostra comunità e del nostro territorio, uno spazio libero, aperto al contributo di tutti gli italiani “di buona volontà” che vogliono veramente una “Grande Milano” per se e per le prossime generazioni. 

Organizzazione

Grande Milano è una libera Associazione Culturale, legalmente riconosciuta, che promuove iniziative culturali, sociali, ricreative e sportive. Grande Milano aderisce al Centro Nazionale Sportivo Fiamma (Ente Europeo di Promozione Sportiva e Culturale, di Assistenza Sociale, Difesa Ambientale e Protezione Civile, riconosciuto dal Ministero degli Interni, dal CONI, dalla Regione Lombardia e dalla Comunità Europea) ed a Progetto Nazionale Fiamma Futura  (Associazione Culturale e Laboratorio Politico, movimento apartitico, indipendente e trasversale, impegnato nella difesa della giustizia sociale e della nostra identità e sovranità nazionale).

Grande Milano, in collaborazione con la Mutua Sociale Ambrosiana, gestisce un centro servizi (assistenza amministrativa e fiscale, consulenza legale e sociale, difesa di utenti, contribuenti, risparmiatori, consumatori e pensionati) per famiglie, imprese e cittadini italiani, e collabora anche con ENFORMA (Ente accreditato presso la Regione Lombardia e la Comunità Europea) per l’organizzazione di corsi di formazione professionale, culturale, tecnica e linguistica, compresi quelli, obbligatori per legge, sulla sicurezza.

Il direttivo di Grande Milano è composto da un gruppo di amici, imprenditori e professionisti che, con spirito civico, patriottico e di volontariato, hanno deciso di dedicare parte del proprio tempo al “bene comune” della nostra città: Giada Arioli, Monica Comandulli (tesoriere), Roberto Jonghi Lavarini (presidente) Francesco Lauri, Giulio Livoni, Simone Andrea Manelli, Mario Mazzocchi Palmieri (vice presidente), Alessandro Romei Longhena (presidente onorario), Francesco Russomanno, Gianfranco Stefanizzi. 

Soci onorari sono: il Comandante Armando Santoro (presidente UNC-RSI), il Comandante Pierpaolo Silvestri (presidente nazionale ANAI), il marò Sergio Pogliani (vice presidente associazione XMAS), il prof. Massimo Grecchi (presidente di Sinergie-Altavia Milano) ed il prof. Christian Garavaglia (docente alla Università Statale e sindaco di Turbigo).

http://progettomilano.it/